Che l'incubo spaventoso
...inizi!
Halloween a Jesolo
In quest’anno così strano, nulla di più bello che regalare ai nostri bimbi (e a noi stessi…) momenti di gioia, allegria, spensieratezza.
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L’amatissima Festa di Halloween, adorata dai bimbi e, anche se fanno finta di no, pure dai genitori!
Halloween è la festa per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: “Dolcetto o scherzetto?”.
Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse…
Dolcetto o scherzetto è una rima che si è diffusa velocemente in tutto il mondo, da ovest a est.
E anche qui, a Jesolo, ogni anno celebriamo Halloween fra allegria, dolci, costumi, maschere, musica e feste!
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Le origini di Halloween
Ma come è iniziata questa tradizione ormai così diffusa sull’intero Pianeta?
Ebbene, il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en), deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia (“eve”) di tutti i Santi, quindi.
Le primissime origini di Halloween si possono ricercare in riti antichi legati ai cambi di stagione, nelle feste del raccolto, e nei culti agresti in cui si tentava esorcizzare quelle paure ancestrali che accompagnavano delle antiche civiltà basate sull’agricoltura: paura di perdere i figli, di perdere il raccolto, terrore delle calamità naturali.
Queste antiche tradizioni in cui l’uomo tentava di familiarizzare con cose come la morte, l’aldilà, l’ignoto sono senz’altro all’origine della storia di Halloween.
Alla fine della stagione estiva, i pastori riportavano a valle le loro greggi, per prepararsi all’arrivo dell’inverno e all’inizio del nuovo anno.
Per i Celti, infatti, l’anno nuovo non cominciava il 1° gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo, il tempo in cui ci si chiudeva in casa per molti mesi, riparandosi dal freddo, costruendo utensili e trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende.
Il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti: era lo …Samhain!
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata Tir nan Oge, e che le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio e facendo sì che l’aldilà si fondesse con il mondo dei vivi e permettendo agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.
La versione italiana di Halloween è dunque una ricorrenza che prende spunto dalle leggende irlandesi, ma ha una sua storia tutta legata a leggende e tradizioni locali.
Halloween è un fenomeno che importiamo dagli Stati Uniti.
Torna come se fosse nuovo, ma sappiamo che è di origine europea; in passato c’erano questue e rape intagliate anche in Italia, scheletri e streghe non sono costumi così esotici: in Umbria, ad esempio, fino al secondo dopoguerra i bambini si mettevano la farina in faccia per rappresentare i morti.
La zucca è un segnale per i morti Piccoli mascherati che simboleggiano i defunti.
Halloween nasce proprio per controllare il ritorno degli antenati.
La zucca luminosa è un segnale.
E’ come se dicessimo ai morti: noi ci alziamo presto (perché il primo novembre c’era la messa alle 4…), e vi facciamo trovare i letti rifatti in cui stendervi e delle cose che potete mangiare…