La Pinza!
Dolce della tradizione veneta.
L’Italia è piena di tradizioni, leggende, riti molto più antichi della nostra stessa religione.
Così è bellissimo vedere questo miscuglio di sacro e profano, che mantiene tutta la sua simbologia, i suoi significati e, in fondo, il bisogno di speranza e valori sani a cui aggrapparsi.
La pinza è un dolce caratteristico del nostro Veneto (ma anche in Trentino e Friuli), che si prepara in occasione della Festa dell’Epifania.
Gli ingredienti sono quelli semplici, della tradizione contadina povera di un tempo (ma oggi molto più ricchi che in quel misero passato): vengono mischiati insieme farina bianca, farina gialla di mais, zucchero e uova, lievito, con l’aggiunta di canditi, fichi secchi, uva passa e semi di finocchio, o di anice a renderla ancora più buona.
Viene insaporita ulteriormente con del vino rosso, come il fragolino, o il vin brulé.
È un dolce molto calorico, ideale per i freddi inverni. È buonissimo e viene solitamente consumato durante il periodo che va dal Natale a dopo la Befana, anche in occasione dei falò di inizio anno, chiamati panevìni (ma di questi ve ne parlerò un’altra volta!).
Ancora adesso quella fiamma è un simbolo di speranza.
Assieme al desiderio di abbandonare le cose tristi, i sogni non realizzati, simbolicamente bruciando le cose non belle del passato (oggi si dà fuoco alla “vecchia”, posta sopra la pira di legna e fascine).
Il rogo viene non di rado benedetto dal parroco e lo scoppiettare dell’acqua santa nel fuoco viene raccontato come il diavolo infuriato che fugge.
Anche la direzione del fumo e delle faville, proprio seguendo le ritualità arcaiche, viene letta come un presagio per il futuro:
«Pan e vin,
ła pinsa soto el camin.
Faive a ponente
panoce gnente,
faive a levante
panoce tante»
Insomma, è l’eterno desiderio umano di poter prevedere e conoscere cosa il futuro ci riserva!
E, prima che lo chiediate, ecco qui la facile …Ricetta:
INGREDIENTI
• 250 g di farina 00
• 250 g di farina gialla
• 150 g di burro
• 150 g di uvetta
• 150 g di fichi secchi
• 50 g di noci a pezzetti
• semi di finocchio q.b.
• lievito q.b.
• grappa (questa in Veneto non manca mai! 😄) q.b.
• sale q.b.
• 300 g di mele a pezzetti
• 300 g di pere a pezzetti.
PREPARAZIONE
Cuocere le due farine per circa 30 minuti con sale, lievito e una quantità di acqua pari al doppio del peso delle farine.
Nel frattempo far rinvenire
l’uvetta con la grappa.
Infine togliere il composto dal fuoco e aggiungere tutti gli ingredienti.
Versare l’impasto in una tortiera precedentemente
imburrata e infarinata e infornare a 170° per 60 minuti.